26. “Senso del nonsenso”

22 ottobre 2011

Rincorro sogni correndo più forte di loro

e sorpasso le verità non lasciandomi seguire.

Così mi ritrovo nel bel mezzo del nulla più aperto,

come è il cielo senza luna.

Scorgo la meta percorrendo il paesaggio,

intravedo la fine già a metà del viaggio.

E non mi oriento tra la folla se la folla è solitaria:

più persone come una

non fanno che confondere come nessuna.

Chiedo un braccio a chi è cieco,

e il cieco mi chiede un occhio.

Rispondo che tanto non so vedere

se sul cuore c’è il malocchio.

La sfortuna di chi non è corrisposto

è la fortuna della poesia,

che si nutre di un vago vasto

nel mare della sua sofia.

Corrode le menti più acute nei girovagare di parole,

ritrova quelle perdute nei girotondi fuori le scuole.

Come se la tua infanzia vivesse una nuova gioventù,

restituendoci bambini senza peccati né virtù.

Quando il mondo ha il senso del nonsenso,

e la nitidezza della chiarezza

 rispecchia il mistero dell’incomprensione,

allora, se ad oggi mi sento incapace di capire,

capisco che fanciulla sono di nuovo finita per tornare.

Solo che un tempo il non trovarsi più

era lo specchio di un gioco ingenuo,

del tutto privo di quell’incertezza asfissiante

che oggi ci arresta il respiro

e ci induce a domandare a un passante

quale sia la via più adatta da imboccare.

Chiederemo sempre indicazioni,

eppure seguiremo soli la nostra strada:

chissà che mai conduca a ritrovare chi siamo.

29 Risposte to “26. “Senso del nonsenso””

  1. lameteora said

    le strade di casa sono la chiave della ricerca
    è una cosa che ho imparato con il tempo
    che non dimentico.

  2. in fondo al cuore said

    non sono la persona giusta per consigliare…..sono molto ostinata e la mia strada l’ho voluta scegliere sempre da sola, anche se non sempre era quella giusta, ma almeno lo sbaglio è stato il mio. Ti auguro di trovare quella giusta, un caro saluto.

    • Grazie mille, cara…
      Anche io lo auguro a te :)

      Da esterna quale sono, penso che tu abbia fatto bene a scegliere da sola… non abbiamo tempo da sprecare per i capricci altrui… I consigli devono essere un arricchimento, non un’imposizione.

      Un abbraccio!

  3. zebachetti said

    continuo a prendere strade nuove faticosissime da percorrere chissà che non trovi quella più consona ciao Paola

    • Anche tu allora fai parte di quella categoria di persone che, a un bivio, sceglie la strada più complessa… Ti capisco, sono così anch’io (e non sempre “scelgo” di esserlo…).

      Un caro abbraccio!
      e buona serata! :)

  4. Simona said

    Ogni strada che scegliamo di percorrere ci dice già qualcosa di noi.. buon fine settimana Paola:)

  5. una poetessa ..strada difficile..apprezzo
    io risco a far poesia solo quando sono infelice e percio’ cerco di farne poca .. :-D
    scrivere e’da sempre la miglior terapia per tutti i nostri demoni…
    un caro saluto

    • Sai che anch’io non sono mai riuscita a scrivere della Felicità? Mi risulta molto più “facile” trovare l’ispirazione nella tristezza. Qua e là, in quello che ho scritto, ci sono punte di gioia… ma mai complete. Quando ci sono, sono davvero minime… Chissà che mai un giorno imparerò… Mi piacerebbe molto lasciarmi trasportare dalla felicità e dalla felicità soltanto!

      Deduco dunque che tu sia soprattutto felice…
      E’ una cosa bella! Ti auguro di esserlo sempre!

      Un bacione!

  6. la strada più semplice porta a poche soddisfazioni…quella irta con fatica ti porterà sempre in un mondo nuovo….nessun luogo è mai lontano…buona serata paola

  7. Lolli said

    La poesia è dentro noi (inarrestabile come la tachicardia :-)) … siamo noi … la prosa, le risposte che cerchiamo di darci raccapezzandole tra quei “giusti sensi” che ci appartengono solo nel momento della loro accettazione. Buona domenica Paola.

    • Buona serata a te, cara Lolli!

      La poesia è dentro di noi… l’essere umano in fondo è anche questo: meraviglia.
      Le risposte sono una meta… ma nel frattempo godiamoci il cammino. :)

      Un bacio grande!

  8. eglepiediscalzi said

    “Quando il mondo ha il senso del nonsenso,
    e la nitidezza della chiarezza rispecchia il mistero dell’incomprensione…”
    Questa è la strada! Non c’è gerarchia,ognuna è
    quella giusta.
    baci egle

    • Che carina! hai trovato la risposta nelle mie stesse parole… ti ringrazio, non l’avevo ancora considerata sotto quel punto di vista. Ma da adesso lo farò :)

      Un bacione, bella Egle!

  9. Tua said

    Seconda stella a destra questo e’ il cammino e poi dritto fino al mattino… Poi la strada la trovi da te… Quella e’ l’isola che non c’è…

    Ci vediamo la?

    :)

  10. DISTRATTA said

    Il non senso perfetto.
    Quello buono lo lasciamo a chi non conosce follia.

    DIS.

  11. Rebecca o semplicemente Pif said

    ci sono varie sentieri, il sentiero giusto ognuno deve trovare da solo… buona domenica da Pif

  12. midnightbright said

    Molto bella la musica che accompagna le parole e le parole stesse che accompagnano il pensiero nel viaggio verso la ricerca di sé stessi.

    Baci:-)

  13. carlotta said

    la spersonaliazzazione dell’esistenza tocca gli apici di un abisso senza fondo quando perdiamo la cognizione della nostra vita e ci chiediamo perchè stiamo imboccando quel sentiero, quella strada.
    Le motivazioni dell’inizio non le conosciamo più o le abbiamo perse per strada e raccogliamo tutte le nostre forze per poterle riacciuffare, illudendoci di poter stare bene. Ma dura poco.

    • …leggo nelle tue parole una sensazione che ho provato qualche anno fa, dopo aver sbagliato il mio percorso di studi… mi domandavo in continuazione “perché? che cosa inizialmente mi ha portato qui?”, e soffrivo a causa di quello che era stato un errore… ma per fortuna un giorno decisi di smettere di piangere e di riprendere in mano la mia vita, le mie passioni, la mia strada.

      Ti auguro di non “spersonalizzare” mai la tua esistenza…

      Un abbraccio!
      buona serata
      e grazie mille per essere passata :)

  14. ecodelvento said

    Solo abitando la nostra anima in tutti i suoi anfratti ci si può sentire in compagnia…della nostra solitudine…tutto il resto è il riflesso della nostra dimora più intima.

    Bacio

    • Quindi non siamo sempre in compagnia di noi stessi… lo siamo solo quando ci guardiamo dentro… Bella questa distinzione per nulla scontata.
      Ti ringrazio infinitamente! Bello spunto di riflessione…

      Un bacio anche a te!

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